mercoledì 27 gennaio 2010

Non si può prendere in giro la gente

“Non si può prendere in giro la gente. Punto. Nei film, come nella vita”. Forse per questo Gabriele Salvatores impone agli attori del suo nuovo film, Happy Family a marzo nelle sale, di parlare al pubblico. Fabio De Luigi pronuncia la frase clou guardando dritto in macchina, ma anche Diego Abatantuono, Carla Signoris, Margherita Buy e Fabrizio Bentivoglio, tra gli interpreti della commedia che il regista premio Oscar definisce “sofisticata e romantica” guardano lì dove finisce la magia del cinema: nell’occhio della telecamera.
“La Family del titolo siamo noi – dice Salvatores – noi che stiamo attraversando il viaggio insieme, in questo momento”. Quanto alla felicità, “alcune Costituzioni la prevedono: quella francese e quella americana, per esempio. Per la nostra dovremmo pretenderlo”.

Girato a Milano, “nella città ideale che vorremmo”, il film si annuncia molto colorato, giocato “sul giallo e sul rosso”. E coinvolgente, se il senso di Happy Family per il regista si riassume così: “proviamo a guardarci in faccia, almeno, tra di noi”.

Che sia anche un film politico? Quando ritirò la statuetta per Mediterraneo, un po’ impacciato e in un inglese traballante, Salvatores disse: “Do like soldiers in the movie: stop war, life is better”. E lo trascinarono via dal palco.


(nella foto, il regista in cattedra con Gianni Canova e Diego Abatantuono per gli studenti dello Iulm di Milano - il 26 febbraio su Sky)

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